STO MALE PERCHE’… I FIGLI DI FRONTE ALLA SEPARAZIONE

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Dott.a Teresa Serra

“Non molto tempo fa, Chrissie ha detto del marito che ho adesso: – Gli voglio bene, eh, mamma, però spero ancora che muoia nel sonno e che muoia anche la mia seconda madre, e che tu e papà torniate insieme”. Lucy, la mamma, pensa di capire le sue figlie: lei “conosce anche troppo bene il dolore che i figli si stringono al petto, sa che dura per sempre, e procura nostalgie così immani da privarli del pianto”.

La separazione e il divorzio rappresentano per i genitori e per i figli degli eventi traumatici. Può succedere che i figli, addolorati e confusi, manifestino il loro disagio attraverso malesseri fisici e psicologici o cambiamenti nel comportamento. In effetti essi subiscono il divorzio dei genitori e, come succede appunto negli eventi traumatici, possono sentirsene sopraffatti, spaventati e con un senso d’impotenza e perdita di controllo.

Spesso i bambini se ne attribuiscono la colpa: sentirsi colpevoli è un modo per non sentirsi impotenti. Il figlio perde la sua famiglia, luogo sicuro che protegge dalle angosce, e la sua prima reazione può essere l’ansia. Per aiutarlo nella nuova situazione si dice che i genitori dovrebbero riuscire a tenere distinti l’essere coniugi la cui storia è finita dall’essere genitori che collaborano per il bene dei figli. Ma anch’essi sono scossi per la loro  perdita, anche se tentano di controllare gli aspetti visibili del conflitto fra loro. Le ricerche, infatti, dicono che il divorzio non mina la salute psicologica dei figli: è il conflitto fra gli ex partner a danneggiarli. I figli sono in presa diretta con le difficoltà e le fatiche dei genitori e possono rispondervi con manifestazioni di disagio che possono andare dall’ansia e tristezza, ai disturbi somatici e del sonno, alle fantasie di ricongiungimento dei genitori, al timore di essere abbandonati e all’irritabilità nei più piccoli; alla rabbia, alla vergogna, alla depressione e fobie varie fino a fughe, problemi scolastici e di comportamento nei più grandi. Succede quando i genitori stessi hanno difficoltà ad elaborare l’evento e a controllare il conflitto e la tensione con l’ex partner, elementi che possono occupare la mente al punto di renderli indisponibili ai bisogni emotivi dei figli. Alcuni incontri congiunti di genitori e figli con uno psicologo, con l’utilizzo anche di modalità espressive come il disegno,che facilitino l’espressione dei più piccoli, possono aiutare i figli ad esprimere i loro disagi e i genitori a comprenderli; può dare loro l’occasione a fare chiarezza nelle comunicazioni ai figli e di riorganizzare la famiglia, ma soprattutto dovrà servire a ricostituire l’alleanza fra gli ex partner che ne sostenga la funzione di genitori, spesso minata dopo la separazione da disaccordi e distanza fra loro, che è essenziale per il benessere dei figli.

Strout, E., Mi chiamo Lucy Barton, Torino 2016

Cigoli, V., Galimberti, C. e Mombelli, M., Il legame disperante. Il divorzio come dramma di genitori e figli, Milano 1988